Scoliosi o Atteggiamenti Scoliotici: Quali Differenze?
Differenziare tra questi due scenari spesso confusi, è fondamentale per porsi obiettivi realistici

Indice dei contenuti:
- Scoliosi e atteggiamenti scoliotici: le differenze strutturali
- La scoliosi: una deformità strutturale
- L’atteggiamento scoliotico: un disturbo funzionale
- rotazione vertebrale: il segno distintivo">La rotazione vertebrale: il segno distintivo
- Come riconoscere scoliosi e atteggiamento scoliotico
- Gli esami strumentali: quando e perché farli
- Cosa fare in caso di scoliosi o atteggiamento scoliotico
- Conclusioni
La scoliosi è una condizione che colpisce dal 2 al 3% della popolazione, con una prevalenza quattro volte maggiore nel sesso femminile rispetto al sesso maschile. Tuttavia spesso però quello che viene scambiato per scoliosi è in realtà un atteggiamento scoliotico, una condizione completamente diversa che merita un’attenzione particolare.
Gli atteggiamenti scoliotici rappresentano una delle preoccupazioni per le quali molto spesso i genitori portano in Obiettivo Salute i propri figli. La confusione nasce dal fatto che entrambe le condizioni mostrano una deviazione della colonna, ma solo la scoliosi vera è una patologia strutturale, caratterizzata da una deviazione laterale superiore ai 10 gradi secondo l’angolo di Cobb.
In questo articolo ti spiegherò le differenze fondamentali tra queste due condizioni, così da permetterti di comprendere meglio le caratteristiche di ognuna. Personalmente ritengo fondamentale saper distinguere queste due situazioni per poter intervenire nel modo più appropriato.
Scoliosi e Atteggiamenti Scoliotici: Le Differenze Strutturali
In Obiettivo Salute, prima di iniziare un percorso posturale, andiamo ad analizzare il caso cosi da aver maggiore chiarezza sulla condizione reale del paziente. Come abbiamo già anticipato, la natura stessa della scoliosi è molto differente da quella degli atteggiamenti scoliotici
La Scoliosi: Una Deformità Strutturale

La scoliosi è una deformità strutturale complessa che coinvolge la colonna vertebrale su tutti e tre i piani in maniera variabile da caso a caso. Sul piano frontale vediamo una flessione laterale, mentre sul piano sagittale notiamo un’alterazione delle curve naturali. La colonna subisce anche una torsione sul piano trasversale, che causa una rotazione caratteristica delle vertebre.
Il vero fattore differenziante nella scoliosi, è che sia le vertebre che i dischi intervertebrali presentano deformazioni permanenti. I corpi vertebrali, venendo compressi verticalmente dalla muscolatura nella parte concava della curva, vengono deformati assumendo quindi una forma trapezoidale. Questa alterazione è permanente e il paziente non può correggerla spontaneamente.
L’Atteggiamento Scoliotico: Un Disturbo Funzionale

L’atteggiamento scoliotico, al contrario della scoliosi, non presenta reali alterazioni nella forma delle vertebre e dei dischi intervertebrali. Uno dei test più immediati è banalmente quello di valutare la colonna anche da seduti e da sdraiati per vedere se l’alterazione di assetto della colonna permane o si modifica.
Le cause più ricorrenti che riscontro in studio sono:
- Differenza di lunghezza delle gambe, meglio nota come dismetria d’arti
- Tensioni muscolari asimmetriche
- Posture scorrette protratte nel tempo
La Rotazione Vertebrale: Il Segno Distintivo
La rotazione vertebrale che avviene sul piano trasversale è l’elemento chiave distintivo che viene utilizzato per differenziare le due condizioni. Nella scoliosi, questa rotazione è sempre presente, con maggiore evidenza all’apice della curva. Questo movimento rotatorio deforma la gabbia toracica, creando il caratteristico “gibbo”.
Nell’atteggiamento scoliotico, invece, non troviamo rotazione vertebrale o ha valori minimi. In Obiettivo Salute valutiamo con particolare attenzione questo aspetto perché rappresenta un criterio diagnostico fondamentale. La scoliosi tende ad evolvere, peggiorando progressivamente, soprattutto in fase di crescita se non trattata adeguatamente, mentre gli atteggiamenti scoliotici possono essere risolti completamente in tempi rapidi e anche in età adulta, eliminando le cause scatenanti.
Ancora una volta mi preme sottolineare come la distinzione tra queste condizioni è cruciale per il trattamento e per porsi obiettivi terapeutici reali con il paziente.
Come Riconoscere Scoliosi e Atteggiamento Scoliotico
In studio, con ogni paziente eseguiamo il nostro PROTOCOLLO OBIETTIVO SALUTE, che ci permette di studiare in maniera approfondita ogni singolo caso. Quando il paziente arriva anticipandoci la probabile presenza di una scoliosi, la valutazione clinica rappresenta uno dei momenti più importanti per distinguere queste due condizioni. Vi spiego quali sono i segni che cerchiamo durante la visita.
Il Gibbo Costale: La “Firma” della Scoliosi

Il gibbo costale è il segno distintivo per identificare una vera scoliosi. Viene richiesto al paziente di flettersi anteriormente (bending test), il gibbo si può manifestare come una deformazione asimmetrica sulla colonna vertebrale, sia in zona dorsale (tendenzialmente più evidente grazie alle coste) che lombare. Questa prominenza è causata dalla rotazione delle vertebre che, in particolar modo nella scoliosi dorsale, altera anche la forma delle coste e della muscolatura soprastante.
Le Asimmetrie caratteristiche
Sia la scoliosi che l’atteggiamento scoliotico possono presentare una o più di queste asimmetrie posturali rispetto al modello ideale di riferimento:
- Spalle di altezza diversa
- Scapole asimmetriche
- Fianchi di forma diversa
- Bacino non allineato
- Tronco inclinato lateralmente
I Test da utilizzare
In Obiettivo Salute utilizziamo principalmente il test di Adams per la diagnosi differenziale. Come già anticipato è un test molto semplice ma efficace: è sufficiente chiedere al paziente di piegarsi in avanti con le gambe leggermente divaricate e le braccia distese. Se compare il gibbo, il test è positivo e suggerisce una scoliosi.
Per essere più precisi nella valutazione, utilizziamo lo scoliometro di Bunnel per misurare i gradi di rotazione. In commercio si trova anche un altro strumento, che prende il nome di gibbometro, che permette invece di quantificare il gibbo in millimetri (a mio avviso è meno rapido e pratico nell’utilizzo)
- Strumento per la valutazione della scoliosi
- La piccola sfera, che oscilla all’interno di un’intercapedine, indica direttamente i gradi…
Gli Esami Strumentali: Quando e Perché Farli
In Obiettivo Salute Chiasso, dopo la valutazione iniziale, spesso mi trovo a dover consigliare alcuni esami strumentali per confermare la diagnosi. La distinzione tra scoliosi e atteggiamento scoliotico richiede infatti un’analisi approfondita che necessita di esami strumentali specifici. Inoltre avere delle risonanze di riferimento, permette di “quantificare” la situazione e rivalutarla nel tempo
La Radiografia: L’Esame Fondamentale
La radiografia della colonna in stazione eretta rappresenta l’esame più importante. Durante questa indagine, viene richiesto al paziente di stare in piedi cosi che la scoliosi non abbia vincoli in nessun piano, lasciandola organizzarsi contro la forza di gravità. Durante l’osservazione delle lastre, il medico cercherà eventuali deformazioni dei corpi vertebrali e delle coste, osservando al tempo stesso l’allineamento della colonna vertebrale, le sue curve e la presenza di eventuali rotazioni.
L’Angolo di Cobb per quantificare la scoliosi

L’angolo di Cobb ci permette di quantificare la deformazione della colonna. Per calcolarlo è sufficiente tracciare due linee agli estremi della curva maggiore, l’angolo che si crea è indicativo della severità della scoliosi ed è riassumibile in questo modo:
- Sotto i 10°: forma lieve
- Tra 20° e 40°: scoliosi moderata
- Sopra i 40°: situazione grave
Cosa fare in caso di Scoliosi o Atteggiamento Scoliotico
In Obiettivo Salute, adattiamo sempre il trattamento alla specifica condizione del paziente dopo aver valutato attentamente il caso grazie al PROTOCOLLO OBIETTIVO SALUTE. Per offrire il miglior trattamento possibile, ho frequentato corsi specialistici di tre scuole posturali differenti tra loro:
- Rieducazione Posturale Globale con Pancafit, metodo Raggi;
- Tecniche Posturali Mezieres;
- Riprogrammazione Posturale metodo Bricot.
Trattamento dell’Atteggiamento Scoliotico
L’atteggiamento scoliotico, come anticipato, risponde bene ai trattamenti. Abbiamo avuto l’opportunità di aiutare molti pazienti a migliorare completamente e in tempi rapidi con semplici correzioni posturali e l’eliminazione delle cause scatenanti anche in età adulta. Ancora una volta mi preme sottolineare come lo studio del caso sia determinante per capire l’approccio terapeutico ideale.
La Scoliosi: Un Percorso Graduale
Per la scoliosi, il trattamento che proponiamo dipende dalla gravità della curva:
- Fino a 20° è consigliabile un monitoraggio con cadenza semestrale
- Tra 20° e 40° solitamente viene prescritto un corsetto ortopedico su misura
- Oltre 40° l’intervento chirurgico diventa necessario.
Gli Esercizi e i trattamenti che utilizziamo
Solitamente ricorriamo a due percorsi complementari tra loro.
Un trattamento passivo da ricevere in studio, che include:
- Massaggi Medicali mirati a lavorare sulle zone poco mobili e poco funzionali, con l’intento di riequilibrare le tensioni muscolari.
- Trattamenti posturali con Pancafit o Tecniche Mezieres per migliorare la mobilità del segmento problematico e delle catene muscolari coinvolte.
Un trattamento attivo svolto inizialmente in palestra e successivamente replicabile a casa propria che prevede:
- Esercizi di automassaggio con pallina e stretching specifico per il trattamento locale;
- Tecniche posturali per il riequilibrio delle catene muscolari.
Come abbiamo già detto, mentre negli atteggiamenti posturali possiamo puntare ad un miglioramento significativo e rapido della problematica, nella scoliosi vera e propria i risultati saranno meno drastici e avranno l’obiettivo principale di ridurre eventuali dolori e migliorare o mantenere la condizione di salute ottimale.
La collaborazione grazie al lavoro attivo svolto dal paziente permette di ridurre notevolmente i costi rendendolo al tempo stesso indipendente e co-responsabile nel mantenimento o addirittura miglioramento della situazione.
Conclusioni
In Obiettivo Salute Chiasso, riteniamo fondamentale svolgere una corretta presa a carico, distinguendo da subito se il paziente presenta una scoliosi o un atteggiamento scoliotico poiché questo sarà determinante nel definire percorso terapeutico e ambizioni concrete.
Grazie alla crescente attenzione, si è potuto notare che la diagnosi precoce fa davvero la differenza. Mi preme ripetere che è importantissimo non trascurare asimmetrie nella colonna soprattutto in bambini o adolescenti che sono ancora in fase di crescita cosi da intervenire tempestivamente.
Seppure gli atteggiamenti scoliotici siano meno problematici, è vero che se protratti nel tempo, possono portare ad usura anomala e precoce. Oltre a trattamenti adeguati, sarà fondamentale identificare il o i fattori causali dell’alterazione per avere un risultato che si mantenga nel tempo.
Se hai dubbi sulla tua condizione o quella di tuo figlio, non esitare a contattarci. Compila il modulo qui sotto per fissare una valutazione completa nel nostro studio di Chiasso.